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  "Il viaggio, abbandono e meta" 29-30 settembre e 1 ottobre 2006


March 16, 2006

Autocensura forzata

Autodisciplina e autogestione ovvero autocensura in nome degli interessi del Paese. Lo ha chiesto ufficialmente il premier cinese Wen Jiabao agli operatori di internet e di ogni altro media. "Ogni cittadino - ha spiegato ai giornalisti al termine della seduta annuale del parlamento - ha la libertà di parola e pubblicazione, ma ogni cittadino deve attenersi alla legge e salvaguardare gli interessi nazionali e l'interesse della società". E chi non segue queste direttive finisce in carcere nelle migliori delle ipotesi, come è capitato al giornalista Shi Tao: 10 anni di prigione per aver fatto circolare l'ordine del governo di sopprimere le commemorazioni sui media della repressione di Tienamen. Arresto reso possibile grazie alla collaborazione di Yahoo che ha consegnato alle autorità cinese l'archivio delle sue e-mail. Giornalisti senza frontiere colloca la Cina al 159esimo posto su 167 nazioni nella classifica della libertà di stampa mondiale.

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